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Torna su chi siamoComprende la dissezione di un lembo a spessore parziale, l'espansione vestibolare dell'osso alveolare residuo e la frattura e l'elevazione del pavimento del seno mascellare con posizionamento simultaneo dell'impianto.
L'aspetto e la stabilità a lungo termine dell'osso perimplantare, della mucosa e della gengiva determinano il successo delle protesi supportate da impianti sia dal punto di vista estetico che funzionale. L'obiettivo di questo approccio è quello di migliorare l'anatomia delle sedi edentule.
Questo studio presenta i risultati clinici di una tecnica chirurgica che espande una cresta stretta quando la sua larghezza orofacciale preclude il posizionamento di impianti dentali.
La tecnica di espansione della cresta edentula (ERE) è una procedura di lembo a spessore parziale per la chirurgia implantare sviluppata nel 1986.
Abbiamo utilizzato un sistema di classificazione dei tessuti molli perimplantari basato su valutazioni estetiche relative allo spazio tra le linee di riferimento attraverso la massima curvatura gengivale del margine corona-dente e il punto di contatto.
Lo scopo della presente indagine nel cane è stato quello di studiare: (i) se fosse possibile con l'uso di EREt espandere prevedibilmente la cresta alveolare compromessa; (ii) se la corretta osteointegrazione si è verificata anche in siti in cui l'impianto dopo l'installazione era privo di contatto diretto con l'osso.
Il successo dell'integrazione estetica di una protesi dipende dal sito anatomico in cui viene inserito il restauro.
Sebbene la terapia implantare in aree esteticamente rilevanti si basi attualmente su una filosofia protesica, i fattori anatomici e tecnici possono compromettere il posizionamento ideale dell'impianto.
È stato condotto uno studio pilota in vivo per valutare (1) il tasso di osteointegrazione a livello apicale, medio e coronale di impianti orali immediatamente installati in alveoli estrattivi freschi; (2) la maturazione dell'osso di nuova formazione che circonda gli impianti durante 60 giorni di guarigione; e (3) lo sviluppo della foca dell'epitelio.
Questo articolo presenta una tecnica rigenerativa, la scissione ossea morfogenica (MBS), che supera i limiti associati alle tecniche di espansione descritte fino ad oggi.